Alberobello

Cosa visitare ad Alberobello

Rione Monti

Il quartiere a trulli posto sul versante sud della città detto “Rione Monti”, raccoglie la maggiore concentrazione di coni a trullo ed è il luogo panoramicamente più caratteristico della città. Riconosciuto già dagli anni Venti quale Patrimonio Nazionale, è insieme al Rione “Aia piccola” una delle parti del centro storico cittadino dichiarati quali Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Attualmente le viuzze di questo rione sono poco abitate ed adibite per la stragrande maggioranza ad attività commerciali, per lo più di tipo turistico, le quali vanno a creare un interessante e vivace bazar, visitato ogni anno da migliaia di visitatori.


Rione Aia Piccola

E’ un quartiere posto nel versante sud-est di Alberobello e prende il suo nome dal fatto che anticamente vi era posta un’aia “piccola”, usata per la raccolta delle decime, contrapposta ad un’altra aia più “grande” presente nella zona. Oggi l’intero quartiere è forse l’angolo più caratteristico e tranquillo della città, per molti versi ancora abitato da cittadini alberobellesi ed esente dall’aria caotica dei bazar dell’altro rione a trulli. Qui è ancora possibile respirare il fascino abitativo di queste strutture uniche al mondo. Monumento nazionale dal 1930 e Patrimonio UNESCO dal 1996, il rione Aia piccola è sicuramente un luogo da non perdere per chi viene in visita ad Alberobello.

Trullo Sovrano

Appena più a nord della Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano, si trova il cosiddetto Trullo Sovrano. Oggi adibito a museo, fu costruito intorno al 1796 per conto della famiglia del sacerdote Cataldo Perta, assai benestante, ed denominato originariamente Corte di Papa Cataldo. Esso è la più fulgida rappresentazione di quella che è la tecnica costruttiva del trullo, infatti, pur rientrando nei canoni costruttivi imposti tempo addietro dal Conte Giangirolamo Acquaviva, è l’unico trullo a svilupparsi su due piani. Con una cupola alta 14 metri, il frontone triangolare del prospetto si eleva fino al primo piano, sul quale si accede attraverso una scalinata ingegnosamente ricavata in uno dei muri portanti. Dichiarato monumento nazionale nel 1923, era inizialmente adibito a seminario dove, prima della costruzione del santuario dei Santi Medici, venivano conservate le reliquie dei santi patroni di Alberobello.

Il museo è visitabile durante i seguenti orari: ore 10:00 – 19:00

Biglietti Ordinario: € 2,00 Ridotto (ragazzi fino a 12 anni): € 1,50

Chiesa di Sant’ Antonio

La Chiesa di Sant’Antonio è una chiesa a croce greca posta in cima al rione Monti, unica nel suo genere poiché interamente realizzata a trulli. L’edificazione è abbastanza recente, è stata costruita infatti nel 1927. La contrapposizione fra il versante a nord di Largo Martellotta, “nuovo” e più “progredito” rispetto al versante sud, interamente realizzato a trulli, all’epoca era ancora molto sentita. Per ovviare al disagio degli abitanti del Rione Monti a recarsi nella più distante e “borghese” Chiesa dei Santi Medici, il parroco locale decise far costruire una chiesa per quello che era il quartiere povero di Alberobello. Nel Rione Monti infatti dal 1910, data della elezione a monumento nazionale, era vietato costruire abitazioni di tipo diverso dal trullo e costituiva dunque il quartiere povero di Alberobello. Nel corso degli anni che vanno dal dopoguerra fino agli anni ’80, è persistita la concezione comune del trullo come espressione di povertà e arretratezza, concezione che ha portato all’abbattimento di centinaia di trulli all’esterno delle zone monumentali, in favore di costruzioni “moderne”. Quartieri intorno alla chiesa dei Santi Medici e a nord-est del paese, un tempo interamente costruiti a trulli, oggi non esistono più.

Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano

Elementi inconfondibili dello skyline di Alberobello sono le due torri campanarie della Basilica Minore dedicata ai Santi patroni della Città, i SS. Medici Cosma e Damiano. Il monumento, fra i più importanti della città, si trova nel lato nord del centro storico e l’impianto attuale risale al 1885, opera del noto architetto alberobellese Antonio Curri. La Chiesa è legata al culto dei santi, all’interno della quale si trovano due statue lignee (1782 e 1784) ed il reliquiario contenente dei frammenti ossei di San Cosma e San Damiano. Il progetto dell’architetto Antonio Curri, fu portato avanti nel corso degli anni fino ad essere terminato nell’aspetto attuale solo nel 1914. Unico elemento mai realizzato presente nel progetto del Curri fu la maestosa cupola prevista al centro della pianta a forma di croce latina. Nei giorni tra il 26 ed il 27 settembre ricorre la celebrazione della festa patronale che richiama folle di pellegrini dai paesi limitrofi, i quali, come vuole la tradizione, percorrono l’intero tragitto interamente a piedi.

Trulli Siamesi

Nel cuore del Rione Monti potete trovare una coppia di trulli con una forma singolare, essi sembrano essere un’unica struttura abitativa, ma in realtà nettamente divise. Tralasciando la leggenda ad essi collegata, parte integrante delle curiosità riguardanti la città, questi trulli dicono molto sul modo di vivere dell’antica Alberobello e su come i complessi di trulli, basati su una struttura organizzativa familiare, venivano abitualmente accresciuti negli spazi e sul modo in cui è stato urbanizzato il territorio della Murgia dei Trulli.

Casa d’Amore

Prima del riconoscimento ufficiale della città da parte di Ferdinando IV re di Napoli, era proibito dai Conti locali di costruire edifici stabili, essi dovevano essere costruiti esclusivamente in pietra a secco. Casa D’amore segna chiaramente il passaggio da una città “illegale” ad una a città regia. Come cita l’iscrizione in latino sul frontone: “Dall’autorità regia, questo edificio [è stato] il primo ad essere eretto”. Francesco D’Amore il proprietario di questa casa, fu il primo cittadino a costruire in città la sua casa con l’utilizzo di malta, dopo questa edifici e trulli furono costruiti diffusamente con l’utilizzo di malta, un composto di calce e “vuolo” una particolare terra locale dal colore rossastro. In molti edifici antichi non ancora ristrutturati è possibile vedere ancora questo particolare tipo di legante che resiste fino ai giorni nostri

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Cimitero Monumentale

Costruito nel 1887, è uno dei progetti più interessanti dell’architetto Curri ad Alberobello. Quello che si vede in realtà è solo il prospetto frontale del progetto originario, che nella sua interezza aveva delle proporzioni faraoniche. Interessando l’intera collina a nord-est di Alberobello, a ridosso della statale 172 dei trulli. Facente parte di una serie di progetti assegnati in quel periodo (Chiesa dei santi medici, piano regolatore e cimitero) al Curri, non fu possibile terminarlo per mancanza di fondi. Quello che è stato realizzato è comunque di notevole interesse architettonico. Ispirato alle scoperte archeologiche dell’antico Egitto, il vestibolo si compone di 12 colonne con capitelli a fiore di loto. Tutta la cinta muraria, vista da est, appare come una cittadella dell’antico Egitto, con torri di difesa e con monumenti funebri e cipressi che si stagliano verso l’alto dal suo interno. Orari di apertura (dal 1° luglio al 31 Agosto): lun – dom dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00

Museo del territorio – Casa Pezzolla

L’antica casa del medico Giacomo Pezzolla ospita il Museo cittadino dedicato alla cultura ed al territorio di Alberobello. Il museo, piccolo ma di notevole interesse, raccoglie in 15 trulli comunicanti fra loro, molte testimonianze materiali ed immateriali riguardanti le origini dei trulli e della straordinaria cultura contadina alla sua base. Nel tragitto lungo le sezioni del museo è possibile approfondire il percorso storico della città, le principali attività agricole produttive, le tecniche architettoniche e la vita di ogni giorno degli abitanti della Alberobellodi un tempo. Il museo inoltre approfondisce storia ed evoluzione, non solo della città, ma anche del suo territorio e dei suoi luoghi più rappresentativi, come il campo di internamento “Fondazione Gigante”, il Bosco Selva, la frazione Coreggia e tanto altro ancora.

Il museo è visitabile durante i seguenti orari:

Tutti i giorni tranne il lunedi Dalle ore 10.00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)

Credits: alberobello.com

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